E’ il tema del momento, la direttiva europea sulla casa green che sarà discussa al Parlamento europeo il prossimo 9 febbraio. Obiettivo finale un parco immobiliare a zero emissioni entro il 2050. Bello ma difficile da realizzare senza incentivi. Sempre più centrale il ruolo dell’amministratore di condominio e sempre più necessaria un’adeguata formazione.
Entro il 2050 raggiungere la quota zero emissioni per gli edifici sul suolo dell’Unione Europea. Molto ambizioso ma difficile da realizzare nella condizione attuale. Senza un piano di incentivi che sostengano questo cambiamento epocale sarà impossibile raggiungere i target auspicati.
Ancora. Prima del 2050 ci sono step intermedi da raggiungere, altrettanto complicati. Per gli edifici residenziali già esistenti, infatti, è previsto che vengano portati entro il 2030 alla Classe E, al di là di quella di partenza. Solo tre anni dopo, poi, dovranno raggiungere la classe D. Tieni presente che la maggior parte degli edifici in Italia sono in classi come G o F. Questo rende l’idea del lavoro incredibile da fare. Per quanto riguarda il nuovo costruito, infine, dal 2028 dovrà essere in classe A.
Come gestire un condominio che ha bisogno di efficientamento energetico?
Al di là della tanto discussa direttiva europea sulla casa green è importante sottolineare la centralità della figura di un professionista che gestisca un condominio. Come vedi, gli impegni si susseguono e le responsabilità aumentano col tempo. Già i bonus, e in particolare il superbonus, hanno mostrato in questi anni la necessaria ricerca di un amministratore di condominio al passo coi tempi. Un condominio non si può più gestire con carta e penna, facendo due conti in croce. Servono competenze tecniche e legali, senza parlare di tutte le altre (comprese quelle relazionali), che si acquisiscono solo con studio e aggiornamento continuo.
Condizioni che solo uno studio radicato nel territorio e con una storia alle spalle può garantire. Tutti siamo a favore della sostenibilità. Tutti vorremmo vivere in una casa e in un condominio al passo coi tempi, dotato di tutte le comodità e che ci faccia anche risparmiare soldi. Per rendere davvero smart il tuo condominio, quindi, non bisogna pensare solo al preventivo più basso, va analizzato anche tutto il resto.