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Assemblea Condominio Superbonus

Superbonus in condominio al 90% nel 2023

Il Superbonus è stato un ottimo strumento per efficientare un immobile o un condominio, o per adeguarlo alle norme antisismiche. Tuttavia, dal 2023 l’agevolazione fiscale scende dal 110% al 90% e questo non è un dettaglio da poco e vedremo perché.

Il cosiddetto superbonus è una misura introdotta dal Decreto Rilancio, poi trasformata in legge con la 77/2020, che permette una detrazione fiscale sulle imposte pari al 90% delle spese sostenute per lavori di efficientamento energetico o adeguamento alle norme antisismiche di immobili e condomini.

Uno strumento molto utile e che, nelle intenzioni del legislatore, avrebbe contribuito a risolvere i problemi di gran parte del patrimonio immobiliare italiano, vetusto ed energivoro nella maggioranza dei casi. Il nostro studio ha sposato in pieno le opportunità della misura, diventando anche general contractor. Abbiamo selezionato i migliori tecnici e le migliori maestranze per realizzare i lavori a regola d’arte.

Nel nuovo anno dobbiamo segnalare le differenze sul Superbonus in condominio dovute all’abbassamento della quota da 110% a 90%.

Solo nel caso in cui sia stata adottata la delibera in assemblea entro il 18 novembre e sia stata fatta la comunicazione di inizio lavori asseverati entro il 31 dicembre, si potrà usufruire dell’agevolazione ancora al 110% nel 2023 (c’è anche un altro caso ma ancor più residuale, impone delibera tra 19 e 24 novembre e Cilas il 25 novembre).

In tutti gli altri casi la quota scende e questo vuol dire, innanzitutto, un ritorno all’attenzione alla spesa. Il motivo è di facile intuizione, ai condòmini toccherà investire almeno il 10% dell’importo totale. Un altro dettaglio non da poco perché spesso si tratta di lavori di grandi dimensioni, considerando lo stato di partenza degli edifici.

La questione costi per il Superbonus farà si che si ritorni anche alle gare in condominio.

Il condominio, in quanto committente, deciderà in gara pubblica a quale ditta affidare i lavori, in base alla progettazione ma anche, anzi più delle volte, in base al costo totale. A imprese e tecnici non basterà convincere i condòmini con la bontà del progetto, dovrà anche costare meno di quello dei concorrenti perché i proprietari delle unità abitative dovranno mettere mani al proprio portafogli.

Un altro aspetto fondamentale, da considerare dopo l’abbassamento dell’aliquota per il Superbonus in condominio, è che il mercato della cessione dei crediti sarà praticamente nullo. Le banche e gli istituti finanziari avranno sempre meno interesse ad acquistare dei crediti difficili da piazzare e le stesse imprese preferiranno tenere per sé, al massimo, l’agevolazione maturata.

Per concludere, la misura è stata oggettivamente ridimensionata nella sua portata, sia in termini economici e occupazionali, ma anche nella sua ambizione con la quale è nata, cioè per adeguare quanto più patrimonio immobiliare possibile ai nuovi standard. Tuttavia, rimane un’opportunità per chi ha voglia di fare davvero qualcosa per migliorare il luogo dove, nella maggior parte dei casi, vive e vivono i suoi cari.

Noi saremo sempre al fianco dei nostri clienti, contattaci se hai bisogno di maggiori informazioni sul Superbonus in condominio nel 2023.